lunedì 2 luglio 2007

Estate

Le giornate dal clima mutevole sono giunte anche quest'anno. Le scuole han chiuso i cancelli mentre si aprono i portoni degli amori estivi, quegli amori balneari dal sapore di sale che conservano immutato il loro gusto fin dagli anni '60: aroma di sabbia, crema solare e acqua di mare. Se poi la meta estiva è il mare, cambia solo il cocktail di sapore, mentre l'emozione rimane la stessa.
Il flirt estivo è un must, diciamocelo; se qualcuno non ha mai avuto una storia durante i 90 giorni dedicati all'edonismo ozioso e piacionesco, probabilmente l'ha evitata per scelta.

Questo tipo di amori nascono, crescono e finiscono in breve tempo, fuochi di paglia più o meno grandi e più o meno effimeri. Generalmente lasciano bei ricordi, piacevoli (almeno per quel che ho vissuto), in ciò facilitati dall'atmosfera generale che il periodo concede.
Qualche fuoco lascia però un segno che non se ne va più (gli amici Negramaro, nel brano Estate cantano: "e intanto il tempo passa e tu non passi mai"). Non fa male, anzi è una piccola piaghetta che fa pure piacere sentire dentro. Si tratta certo di un piacere melanconico, ma che in qualche strano modo ci gratifica.
E' proprio il periodo a permettere questo, complice anche la 'vacanza', cioè l'assenza di impegni-incombenze-pesudodoveri morali/materiali e consimili, i quali limitano il campo d'azione del cuore e impongono la dittatura del cervello. Pertanto viva l'estate, viva la salubre leggerezza che questa stagione ci porta, viva!!!

Personalmente sono affezionato al ricordo di un'estate, quella del 1998: località tranquilla, divertimenti sani, poca apparenza ostentata e molta attenzione alla sostanza delle persone, di ogni singola persona con cui si aveva a che fare. Chitarra, bongos, canzoniere e le stelle a far da lampade. Labbra che si sfiorano furtive nel cuore della canzone, trattenendo presso di sé il piacere di un momento tanto fugace, ma così confondibile con l'eternità...
La canzone. Già, la canzone è tutto quello che vi posso consegnare oggi, per rendervi partecipi di quegli attimi.

Loro sono i Michael Learns To Rock, trio pop rock (udite udite) danese, nata nel 1988, con undici albums all'attivo (di cui un doppio Greatest Hits nel '99); in Italia sono sostanzialmente ignoti al grande pubblico, a meno che non si nomini un certo amaro, la cui pubblicità era accompagnata da una loro canzone. Sia questa il meglio che abbiano mai fatto oppure no, poco importa: il brano è lo stesso (i pubblicitari però lo hanno messo attorno al 2002 negli spots!) e l'importante e che susciti emozioni, che riesca - novello e benevolo Caronte - a traghettare i ricordi piacevoli dal ripostiglio dove sono fino alla vetrina del nostro cuore.

Dall'album Played On Pepper, del 1995, vi "regalo"

Someday

In my search for freedom
and peace of mind
I've left the memories behind
Wanna start a new life
but it seems to be rather absurd
when I know the truth
is that I always think of you

Someday someway
together we will be baby
I will take and you will take your time
We'll wait for our fate
cos' nobody owns us baby
We can shake we can shake the rock

Try to throw the picture out of my mind
try to leave the memories behind
Here by the ocean
wave's carry voices from you
Do you know the truth
I am thinking of you too

Someday someway
together we will be baby
I will take and you will take your time
We'll wait for our fate
cos' nobody owns us baby
We can shake we can shake the rock

The love we had together
just fades away in time
And now you've got your own world
and I guess I've got mine
But the passion that you planted
in the middle of my heart
is a passion that will never stop

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Che fantasia.

Anonimo ha detto...

Well written article.